A seguito del progetto di Erwin Wurm è ora Pedro Cabrita Reis il protagonista di Macro Hall, installazioni site specific realizzate per la grande entrata del Museo.

L' idea di Cabrita Reis, prevista per Macro, sarà realizzata attraverso l'assemblaggio di una serie di travi HEB in acciaio; una struttura imponente (4x6x5 metri) e vertiginosa simile a una grande ossatura dalle mille possibilità, che introdurrà il visitatore in un ambiente del tutto manipolato, dove l'acciaio e il vetro dipinto con vernice diventano le materie prime.

Ogni trave è assemblata all'altra in un singolare gioco di incastri che daranno dello spazio espositivo una percezione del tutto nuova. I diversi elementi, messi in relazione tra loro, stabiliscono una serie di connotazioni di tipo sia personale sia storico-culturale.

Tra gli artisti che dalla fine degli anni '80 hanno contribuito a rinnovare la scultura contemporanea, Pedro Cabrita Reis nei suoi lavori più recenti si serve di materiali industriali moderni quali l'acciaio, l'alluminio, il vetro, il neon, dando vita a forme geometriche elementari in cui si stabilisce un confronto continuo tra la natura e l'artificio.

La ricerca dell'artista portoghese, dapprima interessata al costruttivismo, si è poi evoluta verso la creazione di strutture geometriche incomplete o abbandonate caratterizzate da agglomerati di materia che, privata di qualunque valenza funzionale, diviene testimone della dimensione e del caos contemporaneo.